Pressing su Whatsapp! E’ stalking oppure no?
Si segnala la sentenza n. 147/2016 della Prima Sezione del Tar Lombardia – sede distaccata di Brescia – che ha annullato il provvedimento di ammonimento emanato nei confronti di un uomo denunciato da una donna a seguito dell’invio di insistenti messaggi su Whatsapp e via sms.
Il Tar ha ritenuto non sussistente alcun reato in capo al soggetto che pone in essere un vero e proprio pressing su Whatsapp nei confronti di una donna conosciuta su facebook.
Ne consegue che, solo in caso di molestie tali da far temere la vittima per la propria incolumità o farle cambiare lo stile di vita, può aversi ammonimento del questore, previa adeguata istruttoria per verificare se i fatti lamentati dalla vittima siano veri e sufficientemente gravi.
Nella fattispecie, però, il provvedimento era stato emesso “inaudita altera parte“, senza che l’uomo fosse stato convocato per esporre le proprie ragioni – che aveva poi illustrato con una memoria depositata presso l’amministrazione – e dalla motivazione non risultavano vere e proprie minacce da parte dello stesso.
Il provvedimento è stato pertanto annullato “fatti salvi gli ulteriori provvedimenti che l’amministrazione intenderà adottare”.