Si segnala un’ordinanza della Cassazione – n. 18734/2017 – che, derogando al principio di bigenitorialità, ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso proposto da un papà privato dell’affidamento della figlia, confermando, dunque, la decisione assunta nel merito.
E’ stato, quindi, ritenuto legittimo l’affido esclusivo alla madre dell’adolescente, la quale ha dichiarato di non voler stare con il padre per non averlo mai frequentato né conosciuto bene.
Nella fattispecie, infatti, i genitori si erano separati prima della nascita della figlia.
I giudici del merito hanno deciso di assecondare la volontà della minore: l’assenza di rapporti effettivi con la figura paterna ed il tenore delle dichiarazioni rilasciate in giudizio hanno messo in luce il pregiudizio che sarebbe potuto derivare dall’affido condiviso nei confronti della minore.
Preme evidenziare che le effettive capacità genitoriali dell’uomo non sono state messe in dubbio dal tipo di affido (non limitativo della titolarità della responsabilità genitoriale) e che la Suprema Corte ha reso definitiva la scelta dell’affidamento esclusivo nell’interesse della minore adolescente.